Il termine “grano saraceno” potrebbe ingannare circa le origini del seme spesso ritenuto autoctono siciliano, viste le influenze arabe che hanno caratterizzato il passato dell’isola.
In realtà questo “cereale non cereale” dalle mille proprietà positive, è coltivato soprattutto nell’estremo Nord Italia, in Valtellina e in Alto Adige (ma anche in Paesi come Russia, Polonia, Francia, USA e Canada).
Le sue origini però sono asiatiche e molto antiche. In particolare la coltivazione del grano saraceno ebbe inizio in Cina e in Siberia, per poi diffondersi anche in altri Paesi orientali e mediorientali e arrivare infine in Occidente nel Medioevo, intorno al 1400.
Sull’origine del nome “saraceno” ci sono diverse teorie, così come su quale popolo sia stato il primo ad importare la pianta in Europa, ma l’ipotesi più accreditata lega il nome al fatto che la pianta sia stata importata proprio dagli arabi, i cosiddetti saraceni. È certo che arrivò in Italia agli inizi del 1500.
È uno pseudo-cereale perché non è una graminacea, bensì un seme completamente gluten-free, come gli altrettanto amati quinoa, chia e amaranto. Il suo utilizzo in cucina si presta comunque al classico uso che si fa dei cereali, a cui infatti viene spesso assimilato.
In chicchi viene usato soprattutto per preparare minestre e zuppe, mentre la sua farina, che ha un gusto che ricorda la nocciola, è molto utilizzata per polenta, pane, dolci o crépes.
La cottura del grano saraceno è simile a quella di cereali come il farro e l’orzo, senza bisogno di ammollo.
Il fatto che sia senza glutine lo rende non solo un alimento adatto ai celiaci, ma anche particolarmente amato da tutti coloro che vogliono limitare l’assunzione di glutine nella dieta e in generale da chi desidera seguire un’alimentazione salutare: oltre a essere privo di glutine il grano saraceno ha infatti moltissime altre proprietà benefiche.
Scopriamole!
è ideale come tonico in periodi di stanchezza e affaticamento. È infatti ricco di amminoacidi essenziali (in particolare lisina, treonina e triptofano), sali minerali (potassio, magnesio, manganese, rame, fosforo, ferro, zinco, selenio) e vitamine del gruppo B ed E. Inoltre, con meno di 340 calorie il grano saraceno è in grado di fornire una buona dose di energia ben bilanciata.
In particolare la rutina, un flavonoide antiossidante di cui questo alimento è ricco, rafforza le pareti dei vasi capillari e aiuta il microcircolo. Il magnesio invece rilassa i vasi e ne migliora la funzionalità, oltre a ridurre la pressione.
grazie al suo elevato quantitativo di fibre che contrastano l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale, e grazie ancora alla rutina che aumenta l’azione della vitamina C e aiuta a limitare lo stoccaggio di acidi grassi a livello epatico.
Diversamente dalla maggior parte dei cereali, grazie alla presenza di tutti gli aminoacidi essenziali in proporzione ideale e in particolare della lisina il grano saraceno può essere consumato anche da solo per beneficiare al massimo dei suoi nutrienti e delle sue proteine, senza bisogno di abbinarlo ai legumi.
Tenendo a bada i picchi di insulina e di conseguenza il rischio di sviluppare il diabete. Anche su questo punto c’è lo zampino del magnesio, che insieme ad altri enzimi limita la produzione di insulina, e del D-chiro-inositolo, che aiuta nel metabolismo del glucosio. Chicchi, pane o farina di grano saraceno hanno un indice glicemico pari a 50, lo stesso del riso integrale.
Infine, essendo particolarmente ricco di amido è un alimentomolto digeribile.
Da Pane e Caffè ti proponiamo ogni giorno il nostro pane di grano saraceno: naturalmente privo di glutine – seppure non libero da possibile contaminazione al banco – sano e delizioso. Di grano saraceno anche uno dei più apprezzati impasti delle nostre pizze.